

Unisciduemondi
Nahyeli Benni (Malingamba) è nata e vive in Svizzera.
Nella vita si occupa di comunicazione multimediale e di formazione. Laureata a Bologna in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo, in Cinema, televisione e produzione multimediale, studia fotografia presso il Centro di fotografia Spazio Labo’.
Nel 2008 è tra i vincitori del concorso Castelli di Carta con il racconto Galeotto fu il libro e nel 2018 vince lo stesso premio con Impronte in mezzo al mare. Nel 2013 rientra tra i 50 autori pubblicati nell’antologia del concorso Nazionale Guido Zucchi con le poesie Sotto i riflettori e W. .
Nota dell’autrice
Potrei riassumere la mia vita come un’eterna ricerca dell’equilibrio. Ogni vita si può descrivere come si descriverebbe un’avventura. Credo che se dovessi descrivere la mia in un libro quelle pagine sembrerebbero delle montagne russe tra le meraviglie dell’esistenza e i bassifondi di momenti tra l’assurdo e la sofferenza. Un’avventura attraverso meravigliosi ricordi d’infanzia, ansie, tremolii, paure e gioie profonde. Il mio viaggio verso l’equilibrio è questo, un continuo vagabondare quasi come se alla fine quel vagabondaggio mi piacesse, come se avessi paura di annoiarmi. Per quanto la ricerca della stabilità sia quasi morbosa in un qualche modo ne sono spaventata, la temo, la ripudio. Scrivere per me è lasciare traccia, è scolpire il dolore superandolo…Scrivere per me è la cosa che si avvicina di più all’equilibrio perché è come se i mostri, le zone d’ombra e il dolore prendessero il controllo dell’inchiostro uscendo da me per scolpirsi sulla carta lasciandomi una piacevole sensazione di pace. Scrivere è il mio modo di crescere, di lasciare andare, di trovare la calma e la serenità senza confonderle con la noia. Scrivere è la mia avventura di vita.